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Oggi è la giornata internazionale della felicità!

Ogni anno, il 20 marzo, si celebra la Giornata Internazionale della Felicità, un’occasione per riflettere sul significato della gioia e diffondere positività in ogni angolo del globo 🙂

Origine e di cosa si tratta

Nella risoluzione 66/281 del 12 luglio 2012, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 20 marzo la Giornata internazionale della felicità, riconoscendo la rilevanza della felicità e del benessere come obiettivi e aspirazioni universali nella vita degli esseri umani di tutto il mondo e l’importanza del loro riconoscimento negli obiettivi delle politiche pubbliche. Ha inoltre riconosciuto la necessità di un approccio più inclusivo, equo ed equilibrato alla crescita economica che promuova lo sviluppo sostenibile, l’eliminazione della povertà, la felicità e il benessere di tutti i popoli.

La risoluzione è stata promossa dal Bhutan, un Paese che ha riconosciuto il valore della felicità nazionale rispetto al reddito nazionale fin dai primi anni ’70 e che ha notoriamente adottato l’obiettivo della Felicità Nazionale Lorda rispetto al Prodotto Nazionale Lordo.

Non potevo non menzionare questa data perchè la felicità può manifestarsi in forme diverse e nelle semplici cose: può essere un sorriso condiviso con un amico, un momento di gratitudine per le piccole gioie quotidiane, un gesto di gentilezza verso un estraneo o il gioco con il proprio cane. È un sentimento che si espande e si moltiplica quando viene condiviso, illuminando non solo la nostra esistenza, ma anche quella degli altri intorno a noi.

E dall’istituzione di questa giornata mondiale, nasce anche il World Happiness Report, una collaborazione tra Gallup, l’Oxford Wellbeing Research Centre, il Sustainable Development Solutions Network delle Nazioni Unite e il comitato editoriale del WHR. Dal 2024, il World Happiness Report è una pubblicazione del Wellbeing Research Centre dell’Università di Oxford, Regno Unito.

Il Report 2024 è dedicato alla correlazione tra felicità ed età e visto che si tratta di “sole” 158 pagine, ho deciso di spezzettare nel tempo in questo luogo dedicato ai Pawsers i contenuti più interessanti.

Partiamo da una prima ottima notizia per noi Europei: rispetto al passato, la felicità a ogni età è aumentata notevolmente in Europa. Anche nell’ex Unione Sovietica e nell’Asia orientale si è registrato un forte aumento della felicità a ogni età, mentre ahimè nell’Asia meridionale e nel Medio Oriente e Nord Africa la felicità è diminuita a ogni età.

In molte regioni, ma non in tutte, i giovani sono più felici degli anziani. In Nord America, però, la felicità dei giovani è diminuita così drasticamente che ora sono meno felici degli anziani. Al contrario, nei Paesi in transizione dell’Europa centrale e orientale, i giovani sono molto più felici degli anziani. Nell’Europa occidentale nel suo complesso la felicità è simile a tutte le età, mentre altrove tende a diminuire nel corso del ciclo di vita (con una ripresa occasionale per gli anziani). Per quanto riguarda le generazioni, dopo aver tenuto conto dell’età e delle circostanze di vita, i nati prima del 1965 hanno una valutazione della vita superiore di circa un quarto di punto rispetto ai nati dopo il 1980.

Ma ecco i primi 10 posti del ranking (e no, non c’è l’Italia):

  1. Finlanda
  2. Danimarca
  3. Islanda
  4. Svezia
  5. Israele
  6. Olanda
  7. Norvegia
  8. Lussemburgo
  9. Svizzera
  10. Australia

Oddio, non so voi, ma avendo visitato i Paesi del Nord non mi pare sprizzino di genuina felicità come può accadere a noi mediterranei, ma ahimè l’Italia si posiziona solo al 41mo posto, e la mia adorata Spagna al 36mo.

Da sapere

La classifica è un sunto, ovviamente, e nel report viene specificato che differisce anche di molto il livello di felicità tra giovani e adulti. Inoltre, la classifica della felicità si basa sulle valutazioni della vita, in quanto misura più stabile della qualità della vita delle persone.

Personalmente, non sono mai stata così felice ed è anche uno dei motivi della nascita di Pawse: condividere un sorriso e promuovere il potere della pausa con il proprio cane, fonte di ossitocina e di benessere. Credo che la felicità non sia solo uno stato d’animo, ma anche un obiettivo da raggiungere, che possiamo coltivare ogni giorno, lavorando su noi stessi e su chi ci circonda, essendo grati per quello che siamo e rendendo il mondo un posto migliore, con un sorriso e un gesto di gentilezza alla volta.

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